Pensieri sparsi di un ramingo digitale
April 8 2009
Massimo qualche tempo fa ipotizzava (o auspicava) l'acquisizione di Facebook da parte di Microsoft. Sarebbe qui, non in Yahoo, la chiave per contrastare Google.Se Facebook diventasse un social engine, allora la mossa sarebbe azzeccatissima. Il discorso però è che Facebook non si presta molto ad essere usato per cercare. La navigazione, infatti, assomiglia molto di più a quella di un forum (con topic, post e profili) e la ricerca viene relegata ad un ruolo meramente accessorio (minuscolo box di ricerca in alto a destra).Gli strumenti principe di Facebook sono: l'endorsement (Tizio pensa che tu possa conoscere Caio), l'introduction (Sempronio ti ha fatto una richiesta di amicizia) e la suggestion (Persone che potresti conoscere). Insomma, la ricerca è veramente un'attività marginale su FB.Diverso il discorso Twitter. All'inizio sembra frutto della smania di essere "always on", strumento per geek incalliti e maniaci del Web 2.0. Ma la prospettiva cambia nel luglio 2008, quando Twitter acquisisce Summize, servizio che consente agli utenti (anche non iscritti) di ricercare fra i tweets, oltre a fornire statistiche sulle hot trends. Così il valore aggiunto di Twitter, oggi, non è tanto leggere i deliri quotidiani dei tuoi amici o raccontare loro le prime cavolate che ti vengono in mente. No, ciò che rende Twitter diverso da Facebook al punto da renderlo un gustoso bocconcino per le fauci ingorde di Google, è la ricerca in tempo reale e il trending.Questi due elementi hanno consentito a Twitter di diventare una fonte quasi più aggiornata di un'agenzia di stampa, ad esempio, nel caso del terremoto in Abruzzo.E se guardiamo ai trends (in basso nella search page di Twitter), ci rendiamo conto della potenza dello strumento. Mentre scrivo uno degli hot tweet del momento è Vermont. Un'agenzia Ansa delle 19.26 (poche ore fa, dunque) riporta: USA - Vermont, sì a matrimoni gay. Ricordo che già oggi pomeriggio (prima dunque che l'agenzia venisse pubblicata in Italia) il twit era lì...Ecco perché se Microsoft vuole realmente competere con Google, deve acquisire Twitter. La social search in tempo reale è lì, a portata di qualche centinaio di milioni di dollari.