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Ego - Emiliano Carlucci's Blog

Pensieri sparsi di un ramingo digitale

L'arbitraggio preferito da Google...

...è quello in cui:

  • compri da Google AdWords
  • porti l'utente su una pagina con: prodotti/servizi che vendi (basta che siano tuoi) o prodotti/servizi che compari (basta che la tecnologia di comparazione sia sufficientemente sofisticata e, soprattutto, tua) o contenuti che scrivi (basta che siano tuoi)
  • monetizzi tramite Google AdSense

Nel primo caso (vendita di prodotti/servizi) c'è chi parla di rebate, una sorta di sconto sul costo di advertising. D'altronde il core business del sito non è quello di guadagnare attraverso la pubblicità. Si tratta di traffico residuale. Traffico residuale? Questa sa di don't be evil...

Il secondo caso è un po' più problematico. Le tecnologia di comparazione vengono scopiazzate a destra e a manca e non è sempre facile distinguere originalità in mezzo a tanti cloni. Così fra un prodotto descritto allo stesso modo su 40 siti diversi e una recensione frettolosa scritta da improbabili utenti (tipo emmanuelle69 o superpippo), c'è chi parla di affiliate o performance marketing. A me puzza sempre di arbitraggio, ma se lo fa Kelkoo o Shopping.com... beh allora...

Nel terzo caso, purtroppo, non c'è scampo. C'è chi lo ha fantasiosamente definito media 2.0. Chi ha azzardato paragoni con società d'oltreoceano (che peraltro non hanno mai comprato un solo click da Google AdWords). Tocca rassegnarsi: è arbitraggio. Orgogliosamente arbitraggio (e se lo dico io...).

E se volete saperla tutta, l'arbitraggio che piace a Google è proprio quello in cui metti AdSense su una pagina di contenuti originali. MFA una volta significava Made For AdSense. Secondo me il vero significato è sempre stato Made For AdWords.

Fare arbitraggio è un po' come rimorchiare una donna. Puoi leggere tutti i manuali che vuoi, ma la verità è che il successo non è mai garantito. L'importante è non arrendersi al primo due di picche ;-)

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D
tutto vero. A rimetterci poi sono solo le persone che sperano di trovare informazioni veramente utili, per alcuni settori merceleogici in particolare è veramente dura: i risultati sponsorizzati sono inquinati da annucci "poco pertinenti" e anche sugli organici per trovare un sito realmente utile si deve andare oltre la prima pagina dei risultati.
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